TSUNAMIZZATO

Dopo una notte a Bangalore, due a Changanacherry mi trovo ora a Kanyakumari solo per un'altra notte, la prossima la passerò a Tuticorin e la prossima ancora sarà a Madurai. Realizzo così che durante questo viaggio non dormirò mai nello stesso luogo per più di una notte, finché non rimetterò piede a Bangkok, niente male per un ormai vecchio “Khun Phu”.
Sono qui per visitare le area del Tamil Nadu Meridionale colpite dallo Tsunami. È passato quasi un anno da quando l'onda mortale colpì queste spiagge e dalla mia prima visita in questa zona.
È stato certamente un anno ricco di avvenimenti, tanto il lavoro svolto per le raccolta di fondi, le tre visite sul luogo del disastro e innumerevoli e-mail e telefonate ai responsabili dei lavori di soccorso
Né è valsa sicuramente la pena, abbiamo dovuto superare numerosi ostacoli e problemi, non è stato sicuramente facile ma permettetemi di sentirmi orgoglioso del nostro lavoro, per aver saputo mantenere le promesse fatte e per aver fatto la nostra parte nel portare sollievo a questa povera gente.
Ovviamente non siamo stati gli unici uni a fare un buon lavoro, molte altre persone con passione e generosità hanno fatto la loro parte nel tentare di portare cura ed assistenza alle migliaia di persone di tutto il Sud Est Asiatico che sono state colpite dal maremoto.
È stata questa grande energia positiva emanata da ogni continente la cosa più meravigliosa del post-tsunami.
Personalmente mi sento felice di essere stato coinvolto in questo lavoro e potrò sembrare egoista ma devo ammettere di sentirmi veramente orgoglioso nell`essere stato anch`io parte di questa onda di energia positiva, e di poter dire: "Io ero là ed e ho fatto la mia piccola parte nell'aiutare le vittime” e ciò mi fa sentire bene.
È anche vero che dopo lo Tsunami numerose persone sono diventate spudoratamente ricche, rubando, imbrogliando e ingannando le persone afflitte dalla tragedia. Si sono impossessati dei soldi e sono scappati. Sono state purtroppo storie di attualità quotidiana, come avvoltoi questa gente ho manipolato fondi destinati a chi era nel disperato bisogno di aiuto.
Che la vergogna cada su di loro.
Da parte nostra abbiamo costruito un grande serbatoio di acqua potabile (un dono di Dio a sentire i beneficiari) e ora sono a Keela Manakudy per distribuire i primi catamarani che abbiamo promesso mesi fa. C`è voluto molto più tempo perchè abbiamo dovuto affrontare probelmi impreviti (tra i quali la scarsità di legno) ma non ci siamo tirati indietro e abbiamo mantenuto la promessa.
Nemmeno un centesimo è andato perso, e ogni singola donazione che abbiamo ricevuto è adesso in quei pezzi di legno alleggianti.
Sono felice di vedere i volti di questi poveri pescatori sorridere, volti i cui occhi hanno visto
morte, distruzione, fame ed ladri e che oggi hanno finalmente qualche cosa per cui rallegrarsi.
Il loro timido modo di rivolgermi un "namaste", il loro sorriso quasi nascosto e sdentato e gli occhi quasi chiusi come fossero spaventati di incrociare i miei sono una grande ricompensa per me.
Una ricompensa che non merito perché tutto questo è stato possibile grazie alle centinaia di
persone che hanno donato soldi per portare soccorse ad altri esseri umani in una distante e lontana parte del mondo.
Fra poco ripartirò in direzione di Tuticorin, dove incontrerò altre persone e bambini
colpiti dal Tsunami, ma non solo da quello.
Sono anche vittima degli usurai e dello sfrutamento dei ricchi possidenti, nienta cambia mai nella storia dell`uomo.
Kanyakumari, 25 novembre 2548
C - COPYRIGHT / Claudio Romano

1 Comments:
This comment has been removed by a blog administrator.
11:45 AM, November 26, 2005
Post a Comment
<< Home