HASTA LA VICTORIA SIEMPRE

HO SCRITTO QUESTO PEZZO AL MIO ARRIVO A BANGKOK, E PRIMA DELLA PARTENZA PER IL SOLITO GIRO DEI PROGETTI INDIANI.
POI STASERA, PROPRIO MENTRE PREPARAVO LA MIA BORSA PER L’ULTIMA TAPPA DEL “TOUR”, MIA MOGLIE AL TELEFONO MI HA DETTO CHE , FINALMENTE, TAKSHIN HA DIMISSIONATO E INDETTO NUOVE ELEZIONI.
CIO’ MI RENDE FELICE, SPERO SOLO CHE IL POPOLO THAILANDESE AL MOMENTO DI VOTARE NON CEDA ALLE LUSINGHE E AI SOLDI CHE GLI SARANNO ANCORA SICURAMENTE OFFERTI IN CAMBIO DI VOTI.
TEMO PERO’ CHE ANCORA UNA VOLTA QUELLA CHE PARE UNA VITTORIA DELLA GENTE CONTRO IL POTERE NON SIA SOLO UN FURBO CALCOLO POLITICO.
IL PRIMO MINISTRO STA GIA’ APPLICANDO NUOVE LEGGI PER AIUTARE I CONTADINI CHE SONO IL SERBATOIO ELETTORALE PRINCIPALE DEL PAESE E CHE, MOLTO PROBABILMENTE, GLI RIDARANNO MANDATO... RENDENDOLO ANCORA PIU’ FORTE E POTENTE.
UN ALTRO TRISTE ESEMPIO DI MANIPOLAZIONE E SFRUTTAMENTO DELLE MASSE E DI “DEMOCRAZIA DEL DENARO”.
Sambalpur Express, Treno Calcutta-Rourkela, 25 Febbraio 2006
Un viaggio di circa 30 minuti, seduto dietro a un moto-taxi, mi separano dal terminale della BTS di On Nut a Morawan.
In questo tempo mi è sembrato però volare in India, nei peggiori incubi degli slums di Calcutta o Mumbai.
Arivato allo slum non riesco a credere ai miei occhi. In questo luogo cercano di vivere e sopravvivere circa 2000 esseri umani, alcuni dei quali in misere baracche altri in palafitte erette su putride acque dove prosperano numerosi topi di fogna più grossi di un gatto e galleggiano pesci morti.
Qui è concentrato il peggio dell’esistenza umana.
Vedo vecchi inermi, bambini handicappati, ragazze con in braccia dei bebé e non capisco se siano madri o sorelle (ma temo sia la prima ipotesi la più plausibile), l`AIDS prospera, come parecchie altre malattie. Disoccupazione, prostituzione dominano incontrastate e credo che in questo putrido microcosmo si possa trovare il completo catalogo delle miserie umane.
Questo alla periferia a Sud Est di Bangkok, la luccicante città che il ricco Primo Ministro Thailandese sta cercando di promuovere alla comunità degli affari mondiali e turistiche come il principale centro del Sud Est Asiatico. Il medesimo gaglioffo che in una delle sue molte bufale elettorali aveva promesso di sradicare la povertà dalla Thailandia in 3 anni...no comment.
A Morawan ci sarebbero un’enormità di cose da fare, un intero slum da risanare, una generazione persa da recuperare e un’altra da salvare prima che segua il cammino della precedente.
Purtroppo non si puo’ fare molto, se non cercare di aiutare i più giovani, aiutarli nello studio perchè possano frequentare regolarmente una scuola. Questa è l’unica alternativa a una vita di degrado nello Slum, una vita senza sbocchi che non sia la morte per malattia o per cause “violente”.
Confesso che nei due anni in cui ho vissuto in Thailandia ho faticato a comprendere appieno il fenomeno della prostituzione, il perchè così tante ragazze scelgano questa strada. Oltre a un fattore culturale (totalmente estraneo alla mentalità occidentale) la risposta più chiara l’ho avuta a Morawan, se vendere il proprio corpo è l’unica possibilità per uscire da questo inferno... giuro che lo farei anch’io (l’unico problema sarebbe che, purtroppo, non credo ci sarebbe qualcuno disposto a comprare il mio vecchio e grasso corpo!!!!!) .
Questo detto senza nessuna ipocrisia.
Bangkok, una città che evoca sentimenti totalmente contrastanti in me.
Da una parte mi affascina e mi piace (anche se di solito per il periodo limitato alle mie brevi visite) mentre dall’altra appare chiaro come sia diventata una città mostro simbolo di una politica che sta, secondo il mio modesto parere, portando la nazione allo sfascio.
Bangkok una megalopoli che sta succhiando il “sangue” al resto del Regno.
Tutti gli investimenti vengono fatti nella capitale, tutta la forza lavoro giovane e attiva lascia le campagne per andarvi alla ricerca (vana) di fortuna e ricchezza.
Una città che vede il proliferare di mall, di negozi di lusso (Siam Paragon, Platinium Fashion Mall sono gli ultimi arrivati) costruiti sfruttando il sudore dei manovali dell’Issarn che lavorano senza contratto e pagati (poco) a ore per attirare ricchi turisti e la loro assurda mania dello shopping.
Una città che prosciuga le campagne che sono il cuore pulsante del paese e che sono ora popolate in maggioranza da vecchi o bambini.
Uno dei, purtroppo, tanti esempi di non-sviluppo di un paese, ove i pochi si arricchiscono a discapito delle masse.
Bangkok che sta diventando l’estensione del potere megalomane del primo ministro Thailadese, una sorta di Berlusconi asiatico.
Uomo piu’ ricco del paese, proprietario di imperi mediatici che si é praticamente comprato il potere.
Le sue malefatte sono tristemente note da queste parti. Non so se nella placida Elvezia siete al corrente che l’anno scorso ha avuto la brillante idea e l’intenzione di acquistare il 30% delle azioni del Liverpool F.C., e questo con denaro pubblico.
Come finanziare l’operazione? Con una nuova lotteria statale, tanto per alimentare la piaga del gioco d’azzardo che giornalmente rovina molti poveri “cristi” che non trovano altro mezzo per cercare di sopravvivere.
Recentemente ha poi venduto la “sua” ditta, ovviamente intestata ai figli e parenti a una compagnia statale di Singapore. Questo ha portato nelle sue già capienti casseforti una cifra spropositata che l’ha ovviamente reso ancora piu’ ricco. Non contento di questo, sulla transazione non ha pagato alcuna tassa, visto che in precedenza aveva preparato il terreno con l’erogazione di “nuove leggi” in proposito.
La sua ultima malefatta?
Il buontempone si é organizzato un reality show personale, si é recato a Roi Et, una provincia molto povera e confinante con quella di Surin dove vivo, e per 5 giorni con le telecamere al seguito che trasmettevano in diretta 24 ore su 24 ha iniziato la sua crociata contro la povertà.
Risultato? Ovviamente la povertà resterà un problema quotidiano per molti Thailandesi e , forse purtroppo, Takshin avrà conquistato i voti di questi poveri contadini ai quali ha personalmente distribuito banconote da 1.000 bahts, naturalmente ripreso dalle telecamere!
Questa la sua ricetta per sconfiggere la povertà.
Fortunatamente sembra che anche i miti Thailandesi ora si stiano svegliando e parte della popolazione, guidata da alcuni intellettuali si sta agitando chiedendo le dimissioni del PM.
Ci riusciranno?
Ne dubito, ma comunque è un bene che la gente si ribelli e non si presti piu’ a questi giochi di potere.
Spero solo che la sollevazione popolare possa continuare fino a risultato ottenuto, che la gente non venga addomesticata dai giochi di prestigio con i quali Takshin ha, purtroppo, conquistato il governo.
Sarebbe confortante sapere che la gente riesce ancora a indignarsi e a ribellarsi contro lo sfruttamento che subisce quotidianamente.
Sarebbe come dare una speranza a molti altri popoli piu’ o meno “velatamente” sottomessi al volere di pochi che dominano con disprezzo della giustizia i molti.
Udon Thani (Issarn) dista 500 chilometri circa da Bangkok ma i due luoghi sono idealmente collegati da un filo invisibile visto che la maggior parte degli abitanti dello slum di Morawan proviene dalle non troppo fertili campagne dell`Issarn.
Lasciano i loro villaggi rurali inseguendo un sogno che resterà tale e per abbruttirsi nella vita in uno slum, inseguono il sogno venduto dal capitalismo sfrenato che purtroppo si è impossessato del mondo e della nostra esistenza. Storia molto simile alle tante che possono raccontare coloro che vivono negli slum di Calcutta, Rio, Mumbai e ogni altra metropoli mondiale.
A Udon sono stato purtroppo testimone di situazione di povertà e disperazione che non avevo visto neppure in India.
Cosa fare per circoscrivere questo fenomeno? Se avessi la risposta il Ticino avrebbe un candidato al Nobel, ma non ho alcuna risposta tranne che la volontà di aiutare alcuni di questi bambini a continuare ad andare scuola.
Sono convinto che questa sia veramente l`unica soluzione possibile, dare loro educazione, cercare di interrompere il flusso indiscriminato di gente che dalle campagne si reca a Bangkok in cerca di fortuna.
Almeno fare in modo che se e quando lo faranno, lo possano fare con un bagaglio di educazione che possa permettere loro di trovare un lavoro decente in un ambiente decente e abbiano sufficiente consapevolezza per non essere selvaggiamente sfruttati.
E’ ovvio che aiutare 100 bambini a Udon Thani non cambierà sicuramente la geografia degli slum di Bangkok, ma è un inizio, e tutto quanto noi possiamo fare nel nostro piccolo e forse sarà molto di piu’ di quello che farà mai il Signor Takshin, troppo impegnato a proteggere la sua posizione, il suo potere, a far arricchire i suoi già ricchi amici per preoccuparsi della massa che soffre e sta male.
Bangkok, 22 febbraio 2006
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