OMUNCOLO SCIOCCO E PRESUNTUOSO..cosi' il dizionario definisce il termine "Cazzabubolo". E io mi sento tale, tutto preso nella rete dell'illusione ad inseguire le effimere gioie della vita dimenticandomi spesso che tutti noi siamo... polvere e illusione. Tutti noi umani siamo cazzabuboli. ENGLISH VERSION htt://wanderingkhunphu.blogspot.com

Saturday, December 03, 2005

ANNAPURNA



Buddha Air, un nome un destino.
Barcollando, ondeggiando e ballando un pò tra le vallate Himalayane l'aereo della Buddha Air mi porta a Pokhara, davvero un bel posto.

Devo ammettere che questo viaggio ha visto un rapido e profondo calo del mio stato di igiene personale. Non ho fatto molte docce e nell`ultima settimana ho praticamente dormito con gli stessi abiti che vestivo durante il giorno.
E ora mentre sono qui seduto nella fredda alba di una mattina di dicembre sulla cima di una collina Himalayana in attesa di vedere l`aurora sulla meravigliosa catena montagnose dell`Annapurna temo che domani probabilmente diventerò il passeggero più puzzolente che abbia mai viaggiato nella Business Class di un aereo della Thai Airways.
Sì, avete letto giusto, volerò in Business Class ma non perché sono diventato improvvisamente ricco ma unicamente perchè grazie al mio prezioso status di Gold Card Member la cortese linea aerea Thailandese mi ha regalato una “upgrade” come dono per il mio compleanno.
Una cosa rimane comunque sicura, quando sarò nel mio albergo di Bangkok passerò un'ora in una vasca di bagno colma di acqua calda e di bagno schiuma profumato.

Ma ora sono qui, immerso nel freddo di questa collina.
Svegliarmi alle 5 di mattina di mattina non è certamente il mio hobby preferito, ma oggi ho voluto fare una follia sperando che le nubi se ne fossero andate altrove lasciando il posto al sole.
Non appena svegliato ho aperto ansiosamente la porta della mia camera d`albergo e ... ecco le stelle brillare in un cielo ancora molto scuro ma limpido.
Sono partito per la cima della collina.

In gioventù ho avuto l'opportunità di fare altrettanto a Tiger Hill, Darjeeling.
Avrei potuto guardare l'aurora sul Kanchanjunga diverse volte, ma la pigrizia profondamente radicata nel mio essere ha sempre avuto la meglio sulle mie buone intenzioni, costringendomi tassativamente e sempre a restare placidamente sdraiato sotto le mie calde coperte.
Ma ora che ho iniziato il crepuscolo della mia esistenza capisco che questa è troppo una buona occasione per permettermi di sprecarla.
Non vedo l`ora di essere in cima.

Grazie a Dio l`ho fatto, è stato semplicemente meraviglioso. Unico e incredibile, nessuna fotografia al mondo riuscirà mai a rendere giustizia a un simile scenario.
Tutti i miei pensieri, le mie seghe mentali sul senso della vita sono, come magicamente, scomparse mentre guardavo queste maestose montagne venire lentamente illuminate dai primi raggi di sole.
Queste cime sono lì da secoli, a osservare le insignificanti lotte della razza umana, le assurde lotte per potere, regni, supremazia e denaro.
Nel frattempo quante volte noi siamo nati, morti, rinati ancora?
Ma loro sempre lì, coprendo la pianura con la loro ombra, solide, maestose e potenti.

Per un momento mi dimentico dello Tsunami, dei ricchi, dei poveri e mi immergo in questo capolavoro di madre natura.
Lo ripeto nessuna fotografia mai sarà capace descrivere tutto questo.

Ai piedi di queste montagne gli uomini intanto stanno ancora combattendo, per giungere in cima alla collina ho dovuto superare molti “Checkpost” dell`esercito Nepalese.
I Maoisti stanno lottando contro il Re ed il Governo, il Re ed il Governo stanno lottando contro i Maoisti.
Entrembi le parti in lotta dichiarano di lottare per la gente Nepalese, ma immagino che nessuno si sia mai degnato di chiedere alla gente cosa realmente vuole.
Non credo necessiti essere dei geni per intuire quale sarebbe la risposta a tale domanda; questi poveri cristi risponderebbero unicamente di volere solamente l'opportunità di vivere in pace e guadagnare abbastanza per mangiare e sopravvivere.

E la Montagna ci osserva mentre la storia si ripete per l`ennesima volta.

Poveri noi, povere creature siamo noi umani e siamo così stupidi.

Pokhara, 2 dicembre 2548


C - COPYRIGHT / Claudio Romano

Thursday, December 01, 2005

NOTTE SELVAGGIA A WARANGAL



La vita è impermanente, quante volte l`ho già scritto?
Troppe? Forse, ma penso che sia bene mai scordarlo.

Eccone un`ulteriore prova.
Ieri sul treno che mi portava qui scrivevo della meravigliosa sensazione di sentirmi vivo, mi sembrava di essere a un passo dal Nirvana.
Ora dopo una notte passata sul un WC di Asha Nilayam, senza nemmeno nulla da leggere, ma solo un profondo mal di stomaco e tanta diarrea la mia visione delle cosa è leggermente mutata.

Non che ora desideri essere morto, ma oggi mi sento dannatamente stanco e la prospettiva di un lungo viaggio di 7 ore per tornare a Hyderabad (passando da Parkal dove devo visitare un progetto che ci ha richiesto aiuto), di un volo in tarda serata a Delhi e di un`ulteriore ora di viaggio per passare la notte alla Provincial House dei Salesiani, non è proprio eccitante.
Inoltre viaggerò con alcune Suore piuttosto anziane e, con il rispetto dovuto, le Suore non sono notoriamente le persone più divertenti di questo mondo.

Mentro scrivo il mio stomaco pare avere superato il suo Tsunami personale, ma ancora sono preoccupato, soprattutto per il timore di avere “crisi” durante il viaggio.

Mentre stavo facento un`altra doccia fredda “a secchio” mi è apparso chiaro come avere un corpo significa soffrire.
È esattamente lo stesso concetto di avere una macchina per la quale bisogna obligatoriamente pagare la benzina oppure avere una casa con la rispettiva immancabile ipoteca.
Avere un corpo significa provare dolore, soffrire e, finalmente, morire.
Se dimentichiamo questo innegabile fatto perdiamo la giusta prospettiva sulla vita, correndo il rischio di pensare di essere immortali e persino superiori alla vita.

Chiaramente il mio è un lieve contrattempo, ma questo fastidioso malessere mi ha fatto riflettere su questo, ripeto innegabile, fatto.

Nella nostra esistenza non possiamo sfuggire alla sofferenza, al dolore e alla morte.
Esiste dunque ragione migliore per cercare di trarre il meglio delle opportunità che ci sono concesse in questa vita?
Onestamente e senza presunzione credo che esista una sola risposta possibile.

Quindi anche oggi cercherò di trarne il meglio, nella speranza che possa ricuperare un pò del sonno perso durante il lungo tragitto in jeep. Sarà nuovamente una giornata molta lunga, ma sta solo a me cercare di renderla positiva.
Come sempre, alla fine dipende molto da noi stabilire e decidere come debbano essere i nostri giorni.

Sì, è ancora e sempre bello essere vivo, anche se stanco, con il mal di stomaco e il buco del culo in fiamme a causa della diarrea.

Chiudo la mia borsa ma prima di partire esco dalla mia camera per salutare tutti i bambini che mi stanno aspettando.
Muovendomi lentamente come un vero nonnetto, io mi sto avvicinando a loro quando vedo Vinday, un ragazzo la cui faccia è totalmente deformata, che corre felice verso di me..
Mi sono ritrovato stupito ancora una volta nel constatare come questi ragazzi continuino a darmi lezioni, come incosapevomente mi aiutano ad avere un giusta prospettiva sulla nostra vita.

Dentro di me mi sono vergognato per le mille volte in cui non ho mai voluto essere fotografato. Mi sono sempre ritenuto orribile a causa del mio grosso naso che ho sempre odiato oppure a causa del mio grosso corpo. Ora mi trovo davanti il volto devastato ma sorridente di questo umile bambino dell`Andhra Pradesh, vedo i suoi amici con i piccoli corpi ridotti come rottami ma che continuano a sorridermi e penso...
Non è ora di cambiare maniera di pensare Khun Phu?

PACE ED AMORE.

Asha Nilayam, Warangal, 29 novembre 2548

C - COPYRIGHT / Claudio Romano

Wednesday, November 30, 2005

E' BELLO ESSERE VIVI


Sul treno che mi sta portando da Hyderabad a Warangal (sede di un altro nostro progetto Asha Nilayam) ancora una volta ho tempo per pensare e scrivere visto che ci vorranno circa 4 ore per giungere a destinazione.

Dormirò a Warangal e domani ripartirò in mattinata alla volta di Hyderabad via Parkal dove visiterò un altro progetto.
Finalmente finirò la giornata all'aeroporto di Hyderabad da dove volerò verso Delhi.

Finora tutto benone. Molti chilometri hanno fatto i miei sandali, in strada, in cielo e in ma soprattutto tanta soddisfazione, il sentimento meraviglioso di essere vivo e dividere la vita con altre sconosciute persone, di far parte veramente di quel grande fiume che è la vita.

Il progetto Andhra Rani era come al solito perfetto e, come sempre in occasione delle mie visite, ha riportato alla memoria momenti di un periodo intenso ed agitato della mia vita personale.
In generale il nostro lavoro sta procedendo veramente bene, questa è la cosa più importante, ma ancora una volta l'esperienza di un viaggio come questo è eccezionale.
A rendere il tutto ancora più interessante è anche il fatto che mi sto veramente impegnando a tenere questo blog aggiornato. Mi piace dividere la mia esperienza e questo mi aiuta anche a osservare meglio la vita che scorre accanto a me, a essere molto più consapevole di quello che sto facendo e di quello che io sto osservando.

Credo che la mancanza di consapevolezza nella nostra routine quotidiana ci conduca alla frustrazione e alla noia.
Facciamo così tante cose in modo automatico, senza alcuna percezione, che a volte ci scordiamo persino di averle fatte.
Quanti volte mi è accaduto? Moltissime.
Ora restando “sveglio”, rimanendo consapevole in ogni momento della mia giornata, mi sento così vivo e e ricco di benessere.

E lasciatemi dire che è bello essere vivi. Ovviamente non so per quanto tempo camminerò su questa terra ma ne voglio assaporare ogni istante.


Golgonda Express treno a Warangal, il 28 novembre 2548

C – COPYRIGHT / Claudio Romano

BLOGGING


Dopo una bella serata passata sulla terrazza del “Supreme Hotel” a Madurai in compagnia di buoni amici (dei Padri Salesiani), di un po`di birra e di una “Masala Dosa”, ho subito un brusco risveglio stamane alle 5.30.
Una doccia fredda, stile indiano con secchio (e qui l`avanzare dell`età si è fatto sentire, giuro di aver desiderato ardentemene una bella vasca da bagno colma di acqua calda e bagno schiuma), un veloce caffè e via, in viaggio verso l`aeroporto di Madurai.

Ora sono seduto al ristorante dell`aeroporto di Chennai ad aspettare il prossimo volo, fra 5 ore circa, che mi porterà ad Hyderabad. Oggi, in pratica, è una lunga giornata di trasferimento visto che dovrei giungere al nostro progetto Andhra Rani solo in serata.
Avrò quindi tutto il tempo per preparare i rapporti di quanto fatto finora, di rilassarmi e magari anche di giocare un po´ a FIFA MANAGER 06 e tentare di condurre il Celtic alla 4° vittoria di fila nel Campionato SPL.

Una volta raggiunta Hyderbad sarò di nuovo molto occupato, viaggio in treno e ritorno a Warangal, volo a Delhi e finalmente volo a Kathmandu.

Mi sento molto bene, totalmente soddisfatto di quanto ho potuto constatare nei nostri progetti dedicati alle vittime dello Tsunami. Il lavoro sta procedendo molto bene e stiamo aiutando efficacemente questa gente. Questo semplice fatto mi fa sentirsi veramente felice e di ottimo umore.
Ovviamente gran parte del merito di ciò va a coloro che lavoro quotidianamente sul “terreno”, ma questo non ha importanza, lo ha il fatto che i nostri sforzi comuni stiano raggiungendo gli obbiettivi prefissati.

Questa soddisfazione mitiga un pò la stanchezza che sta facendo capolino nel mio vecchio corpo di Khun Phu.

Sentendomi molto rilassato trovo così un po`di tempo per una riflessione.
Mi chiedo infatti per quale motivo io stia scrivendo queste righe?
Perché continuo a pubblicare questo blog, riempendo queste pagine con le mie parole, i miei sentimenti e le mie idee?
Chi mai a questo mondo visiterà il blog e ne leggerá il contenuto?

La prima risponda che appare nella mia povera e stanca mente è:
si tratta solo di un moderno messaggio in una bottiglia che naviga, là fuori, nel vasto mare di internet.
Forse un giorno o l'altro, qualcuno, in un qualche luogo raccoglierà questa bottiglia e leggerà il suo messaggio.
Qualcuno in qualche luogo, forse un giorno o l'altro, condividerà le mie opinioni e le mie idee e qualcosa potrà nascere, la vita oltre che impermanente è anche molto imprevedibile.
E, dopo tutto, uno degli aspetti migliori della vita non è il condividere?

Seconda risposta ed forse più importante:
sto scrivendo per me stesso, perché mi piace e mi appaga e questa credo sia ragione sufficiente per continuare a farlo.
Non sempre dobbiamo fare le cose esclusivamente per gli altri.
Se un giorno poi mi capiterà di condividere il contenuto di questo blog con qualcuno ne sarò estremamente felice ma comunque ... sono già felce e soddisfatto così...

PACE E AMORE A TUTTI QUANTI.

Chennai Airport, 27 novembre 2548

C - COPYRIGHT / Claudio Romano

DEMOCRAZIA, QUALE DEMOCRAZIA?


Therespuram, Tamil Nadu, Sud dell'India:

Wow, dev`essere eccitante essere una rock star. Ne ho avuto un assaggio oggi quando un centinaio di bambini con le loro madri hanno iniziato ad appaudirmi. Che forte, ero io la star, proprio colui che ha sempre avuto un auto-stima nulla finalmente ha avuto il suo momento di gloria.
Ovviamente sto scherzando.
Però ho realmente pensato a come si possano sentire tutte queste star sapendo di avere migliaia di giovani in adorazione ai loro piedi. Dev`essere davvero eccitante, vero?
Imagino che questo successo alteri parecchie cose nella personalità di un essere umano, sia come una droga, l`illusione alla sua massima potenza.

Il mio momento di gloria è però svanito immediatamente quando sono stato avvicinato da queste donne e ho ascoltato le loro storie, i loro problemi e la loro agonia.

Ecco alcune di queste storie, vere e tremendamente reali, storie che vengono dirattamente da uno slum di pescatori chiamato Therespuram, Tamil Nadu.

MARIA MONICA, suo padre era pescatore ma è restato gravemente ustionato quando una stufa prese fuoco nella barca. Ora è inabile al lavoro, la famiglia non ha abbastanza soldi per acquistare cibo e ha debiti per approssimativamente 15.000 rupie

MADATHI; sua madre è sordomuta, suo padre ha perso la sua barca e rimase ferito durante un tempesta al largo, quando era in mare. Nel perdere la barca ha perso tutto quello che possedeva, eccetto il debito contratto per acquistare l`imbarcazione che ammonta a 40.000 rupie.

MARIA PRASANTH: suo padre ha lasciato la famiglia per vivere con un'altra donna. Ha due fratelli e uno di loro vende pesce per aiutare la famiglia a sopravvivere ma questo non è sufficiente. Stanno letteralmente morendo di fame, hanno debiti per 20.000 rupie contratti dal padre prima di partire.

KALAYARASI, ha un grave problema al cuore ed necessita di un intervento chirurgico. Sua madre è arrivata da me in lacrima chiedendo aiuto.
Ha bisogno di Rs 25.000 per l`operazione. Il papà è cuoco e guadagna molto poco, hanno Rs 10.000 di debiti.

MURGESHWARI, una ragazza handicappata sua madre è morta anni fa ed ora vive con la nonna.
Il padre si è risposato e ha lasciato soli lei ed il fratello. Le bambina è molto malata e sta male ma la nonna non ha nemmeno i soldi per farla visitare da un dottore.

NANDHINI, piccola bella bambina con problemi cardiaci. Avrà bisogno costante di iniezioni almeno fino all`ea di 18 anni.
Ha una famiglia molto numerosa, ha 3 sorelle e un fratello. Sono molto poveri, il padre è un pescatore ma non guadagna abbastanza per acquisare le medicine per la piccola.

Dulcis in fundo, mi sono incontrato con il "Gruppo vedove” facente parte del progetto “Micro Credito” che abbiamo appena iniziato nella speranza di aiutare queste donne.
Le loro storie piene di dolore sono veramente tristi..
Molte di loro non mangiano da 4 giorni, non hanno lavoro a causa del brutto tempo che impedisce alle barche di uscire in mare, così niente pesce.
Lavorano tutte, pagate a cottimo, in compagnie nel commercio ittico, così niente pesce niente lavoro.
Quando loro lavorano guadagnano 1 rupia per ogni Kg di pesce pulito, la quantità massima che possono pulire in un giorno è circa 15 kg, dunque anche quando lavorano guadagnano 15 rupie al giorno solamente.
Hanno tutte debiti che variano da 10.000 a 30.000 rupie, tutte siano giovani o vecchie hanno figli e sono alla disperazione.

Devo continuare?
E ora non posso fare a meno di pensare a coloro che guadagnano un ammontare assurdo di soldi per cosa poi?
Giocare a calcio, pallacanestro, golf, cantare, fare l`attore oppure penso al denaro sprecato per le guerre (vero Sig. Bush) che esportano democrazia e, ovviamente, non solo quelle.
Questa sarebbe democrazia?
La democrazia esiste solamente per i ricchi, che genere di democrazia può esistere a questo mondo
quando tutte le risorse vengono sprecate invano, mentre bambini, donne, uomini e intere
famiglie muoiono di fame mentre poterebbero venire facilmente salvate?

Come può un sistema permettere che sportivi, artisti, modelli, stilisti e molti altri vengano pagati con delle somme così indecenti solo perchè vadano avanti a fare i giullari alla corte del potere?
Non critico gli individui in questione, la colpa è di coloro che li paga, dell'industria, del potere che li usa per addormentare e ipnotizzare le masse.
Il problema sta nel sistema che li paga vergognosamente, in un sistema che promuove questo modello dove soldi e successo, successo e soldi sono l`unica cosa che conta.
Allora io dico `fanculo al sistema. Odio un sistema dal quale solo coloro che sono già ricchi profittano mentre i più poveri vengono portati alla disperazione.
Fanculo un sistema che permette la carestia in Africa, `fanculo un sistema che permette il traffico di bambini, `fanculo un sistema che se ne frega della gente e delle masse che non hanno nulla, di coloro che non sono consumatori.

Accettazione. I discorsi di Buddha parlano spesso di accettazione ma questo è veramente troppo. Non posso accettare di vedere le lacrime di madri che non hanno cibo per i loro figli, non hanno abbastanza soldi per comprare loro poche medicine e devono andare dagli usurai per sopravvivere, dovendo poi essere schiave degli elevati interessi che devono pagare.
La rabbia sale in me quando sono diretto testimone di tutta questa ingiustizia nel mondo.
No, non lo posso accettare, sono ancora sicuramente lontano dal Nirvana ma non posso semplicemente volgere il mio sguardo altrove.
Tutti queste lacrime potrebbere venir asciugate con poco o niente ma invece continuano a scendere dai volti pieni di dolore di queste donne, per sempre.

Queste persone a Therespuram subiranno uno Tsunami ogni giorno della loro vita, le telecamere sono scomparse dalla loro spiagge, i telegiornali parlano d`altro e guardano altrove ma loro realtà non è mutata, qui la realtà è povertà, fame e morte.
Mi sento così molto impotente, frustrato ed arrabbiato.

Fanculo un sistema dove tutto è dominato dai soldi, dove qualcuno può spedere miliardi per una squadra di calcio, dove miliardi vengono sprecate per uno stupido sport come la F1, in film, in guerre e dove persino i governi corrotti di questa gente voltano loro le spalle trascurando questi miseri esseri umani, poveri e disperati.


Therespuram, 26 novembre 2548

C – COPYRIGHT / Claudio Romano

Sunday, November 27, 2005

TSUNAMIZZATO


Dopo una notte a Bangalore, due a Changanacherry mi trovo ora a Kanyakumari solo per un'altra notte, la prossima la passerò a Tuticorin e la prossima ancora sarà a Madurai. Realizzo così che durante questo viaggio non dormirò mai nello stesso luogo per più di una notte, finché non rimetterò piede a Bangkok, niente male per un ormai vecchio “Khun Phu”.

Sono qui per visitare le area del Tamil Nadu Meridionale colpite dallo Tsunami. È passato quasi un anno da quando l'onda mortale colpì queste spiagge e dalla mia prima visita in questa zona.

È stato certamente un anno ricco di avvenimenti, tanto il lavoro svolto per le raccolta di fondi, le tre visite sul luogo del disastro e innumerevoli e-mail e telefonate ai responsabili dei lavori di soccorso

Né è valsa sicuramente la pena, abbiamo dovuto superare numerosi ostacoli e problemi, non è stato sicuramente facile ma permettetemi di sentirmi orgoglioso del nostro lavoro, per aver saputo mantenere le promesse fatte e per aver fatto la nostra parte nel portare sollievo a questa povera gente.

Ovviamente non siamo stati gli unici uni a fare un buon lavoro, molte altre persone con passione e generosità hanno fatto la loro parte nel tentare di portare cura ed assistenza alle migliaia di persone di tutto il Sud Est Asiatico che sono state colpite dal maremoto.
È stata questa grande energia positiva emanata da ogni continente la cosa più meravigliosa del post-tsunami.
Personalmente mi sento felice di essere stato coinvolto in questo lavoro e potrò sembrare egoista ma devo ammettere di sentirmi veramente orgoglioso nell`essere stato anch`io parte di questa onda di energia positiva, e di poter dire: "Io ero là ed e ho fatto la mia piccola parte nell'aiutare le vittime” e ciò mi fa sentire bene.
È anche vero che dopo lo Tsunami numerose persone sono diventate spudoratamente ricche, rubando, imbrogliando e ingannando le persone afflitte dalla tragedia. Si sono impossessati dei soldi e sono scappati. Sono state purtroppo storie di attualità quotidiana, come avvoltoi questa gente ho manipolato fondi destinati a chi era nel disperato bisogno di aiuto.
Che la vergogna cada su di loro.

Da parte nostra abbiamo costruito un grande serbatoio di acqua potabile (un dono di Dio a sentire i beneficiari) e ora sono a Keela Manakudy per distribuire i primi catamarani che abbiamo promesso mesi fa. C`è voluto molto più tempo perchè abbiamo dovuto affrontare probelmi impreviti (tra i quali la scarsità di legno) ma non ci siamo tirati indietro e abbiamo mantenuto la promessa.
Nemmeno un centesimo è andato perso, e ogni singola donazione che abbiamo ricevuto è adesso in quei pezzi di legno alleggianti.

Sono felice di vedere i volti di questi poveri pescatori sorridere, volti i cui occhi hanno visto
morte, distruzione, fame ed ladri e che oggi hanno finalmente qualche cosa per cui rallegrarsi.
Il loro timido modo di rivolgermi un "namaste", il loro sorriso quasi nascosto e sdentato e gli occhi quasi chiusi come fossero spaventati di incrociare i miei sono una grande ricompensa per me.
Una ricompensa che non merito perché tutto questo è stato possibile grazie alle centinaia di
persone che hanno donato soldi per portare soccorse ad altri esseri umani in una distante e lontana parte del mondo.

Fra poco ripartirò in direzione di Tuticorin, dove incontrerò altre persone e bambini
colpiti dal Tsunami, ma non solo da quello.
Sono anche vittima degli usurai e dello sfrutamento dei ricchi possidenti, nienta cambia mai nella storia dell`uomo.

Kanyakumari, 25 novembre 2548

C - COPYRIGHT / Claudio Romano

ILLUSIONE E POLVERE



















Mi rendo conto che ciò che sto per scrivere può suonare come il classico stereotipato e vaquo discorso attivita e terzomondista ma a trovarmi qui, fra tutti questi bambini handicappati, storpi, fra piccoli praticamente annientati dalla Paralisi Celebrale mi da molto da pensare.

Che cos`è la vita?
Le prostitute in Sukhmvit Road?
Oppure questi bambini che non possono camminare, possono solamente strisciare attraverso la loro esistenza?
È questa la vita?
Lo Ying e lo Yang?
Non è la prima volta che mi trovo a “Mercy Home”, mi sono ormai scordato tutte le volte che ho visitato questo posto ma forse venendo direttamente da Bangkok e la sua atmosfera da“party che non finisce mai" tutto questo fa l`effetto di un pugno nello stomaco.

Io guardo le ragazze, Jinumol, Sujatha, Gilu, Nisha e mi chiedo cosa possano nascondere dietro quel loro meraviglioso sorriso che, per una vecchia e cinica scorreggia come me, non può essere reale.
La vita è stata troppo crudele con loro perchè possano sorridere in questa maniera.
Penso a molte persone che conosco in Svizzera che non sarebbero capaci di sorridere nemmeno se fossero pagate mille franchi.

La vita non è equa, questo è sicuro.
Perché dei bambini devono nascere e subire queste cose? Se c'è un Dio, mi chiedo perché permette che tutto questo accada?
Oppure si tratta solamente di una questione di cattivo Karma?

Ovviamente non ho nessuna risposta, resta però il fatto che mi trovo qui fra questi bambini sorridenti che fondamentalmente non hanno nulla nella loro vita che giustifichi tale sorriso e ciò fa si che li ammiri profondamente. Non saprò mai cosa nasconde il loro sorriso, posso solo immaginare quanto dolore si celi nel loro cuore.
Ad ogni modo loro dimostrano di sapere sorridere alle gravi avversità con la quali la vita le ha colpite, dimostrano di sapere spalare con coraggio la merda con le quali la vita le ha coperte.
Quanti di noi sarebbero in grado di farlo?

Non posso fare molto per loro, oltre a ciò che sto cercando di fare e so che è praticamente nulla, vorrei poter fare più ma forse questo è semplicemente il loro triste destino, la vita è basata sull'accettazione come Buddha ci disse.
Una cosa è sicura noi non possiamo andare contro vita, possiamo solo seguirne il flusso, non abbiamo assolutamente il controllo su nulla. La vita è impermanente.

Le guardo danzare con grazia, le ammiro e mi chiedo “stanno danzando per la vita o nonostante la vita”?
Ma che importa, le guardo muoversi nonostante le gambe inutilizzabili e spero unicamente possano essere felici, nonostante tutto.

PALAI, CASA PER ANZIANI:

Se la tentazione a Bangkok mi fissava costantemente negli occhi a Palai è morte che fa la stessa cosa.
Guardo queste poveri vecchi che, in pratica, stanno aspettando solo di morire.
Osservo i loro vecchi volti marcati dal tempo, dal dolore e dalla malattia, guardo i loro corpi storpi e so che è questo ciò che, alla fine, aspetta ad ognuno di noi.
La bellezza, la forza, la resistenza tutto scomparirà un giorno e la morte scoprirà quello che noi siamo realmente siamo ... illusione e polvere.

Changanacherry, 23 novembre 2548

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