OMUNCOLO SCIOCCO E PRESUNTUOSO..cosi' il dizionario definisce il termine "Cazzabubolo". E io mi sento tale, tutto preso nella rete dell'illusione ad inseguire le effimere gioie della vita dimenticandomi spesso che tutti noi siamo... polvere e illusione. Tutti noi umani siamo cazzabuboli. ENGLISH VERSION htt://wanderingkhunphu.blogspot.com

Sunday, November 11, 2007

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Friday, September 28, 2007

UN MATRIMONIO, UNA REINCARNAZIONE E L'INNOCENZA PERDUTA

E’ ormai passato un mese dal 25 agosto.
In quel giorno si sono sposati Amina e Puran, due vecchi amici appena conosciuti.
Mi sono cosi’ ritrovato tra persone nuove e sconosciute ma che immediatamente mi sono entrate nel cuore.
E’ stata un’esperienza strana, molto strana, come ritrovare vecchi amici che il tempo e la vita avevano separato.

E’ stata anche una splendida sensazione quella di ritrovarsi tra tanta bella umanità che mi ha ricordato come sia meraviglioso lo spirito umano.

Poi è arrivato anche, finalmente, il 5 settembre, quando un’altra anima ha trovato modo di reincarnarsi. Un’anima speciale, molto speciale visto che corrisponde a quella personcina che si chiama Eidan ed è il mio terzo nipotino.
Ho osservato ed ammirato a lungo questo corpicino che con splendido accanimento, tra una dormita e l’altra, era già impegnatissimo a crescere.

Carissimo Eidan, hai appena iniziato la tua nuova avventura su questo pianeta, un pianeta che, purtroppo, le generazioni precedenti alla tua hanno portato vicino alla distruzione pur di seguire dei modelli di vita assurdi.
Un pianeta che la generazione dei tuoi genitori non ha cercato di salvare, perchè non si è impegnata a cambiare ma si è adeguata all’andazzo generale.

Caro, piccolo, splendido Eidan, spero che almeno tu e tutti i tuoi coetanei possiate svegliarvi da questo stato di “coma” e, come super eroi, possiate salvare questo povero mondo, magari all’ultimo minuto come nei film.
Io non ci sarò più, ma mi auguro che voi anime nuove possiate finalmente portare questo cambiamento.

Ti ho osservato, minuscolo cucciolo d’uomo, non appena potevo, e ancora una volta mi sono stupito di fronte a questo splendido, fragile miracolo chiamato vita.
Forse pensare a questo miracolo ci potrebbe aiutare a non perdere di vista la fragilità della nostra esistenza … ci eviterebbe di vivere la nostra vita pianificando un futuro che, magari, non accadrà mai.

E allora buon viaggio Eidan, con tutto il mio vecchio cuore e il mio amore, buon viaggio piccola grande anima!

Una delle immagini che ho portato con me dalla Thailandia durante il mio soggiorno Europeo è quella di Kluay (20 anni), Wan e Meaw (18) fino a Yui (10) e Moei (7) che, tutte insieme, compreso il sottoscritto, giocavano per ore a volano.
Non solo giocavano, ma si divertivano come matte ridendo, saltando, gridando e sbuffando.

Le guardavo, quando ansimante mi riposavo, e le ammiravo. Ammiravo l’innocenza in quelle adolescenti che sicuramente non sanno molto della vita , sicuramente non sanno chi siano Armani, Dior o Gucci, non sono mai andate a nessun party o roba del genere, e pensavo alle loro coetanee occidentali che, nella maggioranza dei casi, alla loro stessa età hanno già provato di tutto o quasi.

Un senso di tristezza cala su di me quando penso a come la società occidentale ha rubato l’innocenza ai nostri figli, come li ha spinti a consumare e a bruciarsi seguendo modelli corrotti e assurdi.

I giovani di Ban Naudom non sono nè meglio nè peggio di quelli europei, sono solo il riflesso dell’ambiente che li circonda che poi determina il loro comportamento. Altrove è il comsumismo che plasma e violenta le nuove generazioni, rubando loro quella meravigliosa innocenza ormai perduta.
E allora caro piccolo Eidan, bellissima Sarah e Capitan Liam, questo è l’augurio del vostro vecchio (ma, purtroppo, non ancora saggio nonno). Con tutto il cuore vi auguro che nessuno riesca a rubarvi quella meravigliosa innocenza dell’infanzia e dell’adolescenza, e che possiate prendetevi tutto il tempo che vorrete per diventare adulti, senza nessuna fretta!

PACE, AMORE E INNOCENZA!

Pianeta Terra, un momento senza data e senza tempo.

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Wednesday, August 08, 2007

IL FILO (quello perso)

Apro gli occhi e mi rendo di essermi profondamente perso in questi ultimi giorni, troppo preso da tutto quanto mi ha circondato e, soprattutto, da me stesso!

Vedo come per un paio di giorni ho perso il contatto con la realtà quella vera ed ho iniziato prendere tutto troppo personalmente. Ciò non ha fatto che scatenare diversi sentimenti, a volte irrazionali e sicuramente negativi come rabbia, risentimento e orgoglio.

Mi sono pericolosamente allontanato dal giusto distacco dalle cose, mi sono scordato di essere un puntino insignificante perso nell’universo, di essere assolutamente nulla a confronto di quanto mi circonda, della meraviglia della natura e dell’universo, come testimoniano le meravigliose fotografie di Girolamo.

Per fortuna un angelo custode chiamato Amina mi ha, magari involontariamente e di sicuro metaforicamente, sculacciato riportandomi cosi’ alla realtà, togliendomi da quel pericoloso stato di auto compiacimento.
Ora riapro gli occhi e capisco appieno quanto sia pericoloso perdere il distacco dalle cose, lasciarsi assorbire da noi stessi come se fossimo i più importanti ed indispensabili a questo mondo.

Mi chiedo pure quale sia il motivo per il quale continuo a riempire le pagine bianche del mio computer, cosa mi spinge? La brama di fama, soldi, il desiderio di condividere i miei sentimenti? Oppure la ricerca di approvazione, cosi’ che il mio ego vi si possa crogiolare?
Magari e’ giunto il tempo di tacere, di non piu’ pigiare sui tasti e far in modo che sia il silenzio a parlare.

Come e’ facile perdersi nei labirinti del nostro ego, sempre presente e sempre pronto a fuorviarci e portarci su strade tortuose e pericolose.

Come siamo deboli noi, poveri cazzabuboli, umani



PACE, AMORE E DISTACCO

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Thursday, July 26, 2007

RESTA A CASA

Stamane, al mio risveglio, come sempre ho acceso il mio computer per controllare gli email. Oltre agli innumerevoli “spam” che mi invitano a comprare Viagra ed a aumentare la mia potenza sessuale (senza alcun dubbio sollecitati da mia moglie) ne ho trovato uno ancora più “spazzatura”.

Era di un visitatore, ovviamente anonimo, di questo blog (probabilmente il terzo da quando ho iniziato a scrivere!) che, dopo aver letto il pezzo

http://ilcazzabubolo.blogspot.com/search?q=PATPONG%2C+PATONG%2C+PATTAYA+%26+ALL+THE+F*@K

Molto gentilmente, mi suggerisce:

“Resta a casa, la Thailandia non fa x te!!!!....ma x me!!!”

Di solito non rispondo a questi messaggi, ma questo ha avuto l’immenso potere di stimolare la mia ormai quasi estinta e svaporata materia grigia.

Per far felice questo “anonimo messaggero”, posso dire che la Thailandia è in effetti la mia casa, è il paese dove abito e lavoro (con www.sainam.net ) per combattere tipi come lui, che vengono qui a sfogare i propri istinti animali, senza alcun rispetto e considerazione per coloro che sfruttano e che usano.
Abito in Thailandia, questa è la mia casa, la mia patria adottiva ma non la Thailandia dei letamai di Pattaya, Patpong e dei bordelli!
La mia casa è in mezzo alle risaie, tra donne che non ballano nude nei bar per pochi soldi, ma che si spaccano la schiena nelle risaie, sotto il sole cocente.
La mia Thailandia non ha bar, ristoranti, alberghi e, per fortuna, “farang”, ma solo vecchie e diroccate case in legno.
La mia Thailandia è fatta di bambini che non hanno più i genitori, di ragazze che interrompono gli studi a 15 anni per inseguire il sogno di trovare un uomo, nauralmente un “farang”, che le tolga dalla miseria e dalla povertà.
Purtroppo sono a conoscenza di molte storie dove queste ragazze sono finite sfruttate, truffate e abbandonate.

Mi chiedo davvero come una mente possa essere cosi’ malata da viaggiare per 12 ore con il solo scopo di andare a letto con una ragazza, per bella e carina che sia.
Quale mente distorta arriva a spendere più di 1.000 euro per volare a sollazzarsi per alcune settimane nei beer bars, nei bordelli?

Riprendo allora la domanda che già mi ero posto nel pezzo in questione:

IN CHE MOMENTO PARTICOLARE DELLA SUA ESISTENZA, NELL’ESSERE UMANO MASCHIO, L’UCCELLO PRENDE IL SOPRAVVENTO SUL CERVELLO?

Di sicuro io resto e resterò molto volentieri a casa mia, in Thailandia, ma desidero davvero tanto che anche i tipi come il mio anonimo messaggero stiano a casa loro in Europa e si facciano passare i bollori … magari con l’aiuto della propria manina, senza rovinare altre vite.

Li invito pure a ascoltare una canzone molto appropriata per loro, “Poor Italia” di Davide Van De Sfroos (CD “Laiv”) della quale riporto alcuni passaggi, nella speranza leggano e capiscano il dialetto Lombardo.

Vann in Thailandia in lecc cui tusanett
e pichen la sua perchè la fuma i sigarett...

E disen poor Italia, poor Italia
e disen poor Italia, poor Italia
e disen poor Italia, poor Italia, poor Italia, poor Italia
prunta una cruus per chi che sbaglia...

Prunt a sparla chi prova a fà quaicoss
apena ghè un prublema la buten in dal foss
I se scandalizen parche’ ghè la guera,
ma i buten giò i fio in da la rudera
te varden crepà cun scià na cinepresa
e pò i se scunden tucc dent in gesa.

Concludendo, rinvio al mittente con tutto il mio cuore l’invito ricevuto:

“Resta a casa, la Thailandia non ha bisogno di gente come te”


PEACE, LOVE & DHARMA.

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Friday, December 15, 2006

C'È SPERANZA!

La premessa di questo pezzo sta nel progetto “People 4 People” che ho appena iniziato nella Provincia di Surin, Thailandia.
Dal mio punto di vista si tratta di un progetto alternativo e socialista nel senso positivo e non politico del termine, visto che parte dalla base.

È un progetto che verrebbe sicuramente bocciato a priori dai burocrati che siedono comodamente in soffici poltrone e in lussuosi uffici dall’aria condizionata.
È un utopia che, per il momento, non annovera alcun stipendiato. Non c’è nessun esperto e nessun laureato ma solo gente comune, umili essere umani che desiderano fare qualcosa per chi sta peggio di loro.
“People 4 People”, gente per la gente!

Quando mi è venuta questa idea non sapevo bene dove sarei andato a parare ma da quando abbiamo iniziato (mia moglie e io) abbiamo già trovato 3 persone pronte a segnalarci i casi più bisognosi.

Abbiamo visitato così il villaggio di Ban Nong Phon e incontrato la famiglia del piccolo Boomi (Kak). Quattro fratelli che vivono con i vecchi nonni, vecchi e malati in una misera baracca di legno. La loro sussistenza si basa principalmente sul cibo che i vicini danno loro. Weepaporn, la sorella maggiore di 14 anni, ha abbandonato la scuola per occuparsi dei nonni e dei fratellini minori. L’unica fonte d’entrata finanziaria più o meno regolare della famiglia proviene dal fratello maggiore Kitisak che lavora come bracciante a Bangkok.
I genitori? Il padre è morto mentre la madre è partita poco dopo la nascita dell’ultimogenito Kak (3 anni) e non è mai più tornata al villaggio, abbandonando così i figli.
Ebbene la sera stessa sera, tornati al nostro villaggio di Ban Naudom, appena la gente ha saputo di questa famiglia disastrata ci ha portato riso, sardine, olio, vestiti, dentrificio da dare a loro.
Gente umile e povera, contadini che si basano principalmente su un raccolto di riso all’anno, ma che hanno trovato le risorse per donare a chi ha meno di loro.

Tutto questo spontaneamente, senza che io abbia chiesto qualcosa. In poco tempo davanti alla porta di casa mia c’erano una decina di scatole di cartone colme di ogni cosa.
E giuro che sono felice, nel profondo del mio cuore sono felice, perchè in mezzo a tanta bruttura che esiste nel mondo ho potuto verificare con i miei occhi a quanto sia buono l’animo umano.
Ho verificato che potrebbe esistere davvero un socialismo reale dove la gente si aiuta spontanemente, dove tutti si possano dare una mano.
Oggi ho visto un raggio di sole che ha squarciato il buio.

Tutto questo mentre ho appena letto che, da uno studio delle Nazioni Unite, il 2% più ricco della popolazione mondiale detiene più della metà delle ricchezze del globo!
Mah!

Io comunque continuerò a credere nell’uomo perchè oggi ho avuto un’ulteriore prova che l’amore e la solidarietà esistono.



PACE E AMORE.

Pianeta Terra, dove tutto è illusione

© – Copyright Claudio Romano

Chi volesse ricervere informazioni circa il progetto “P4P - People 4 People” oppure iscriversi alla sua mailing list può scrivere a:
claudio@dannyboy.ch o claudio.rungsiam@gmail.com



Monday, November 20, 2006

STESSA CITTÀ ALTRO CONCERTO

E così rieccoci a Milano, la mia Teenie e il sottoscritto, destinazione Alcatraz per assistere ad un altro concerto, questa volta gli Evanescence.

Il concerto in sé non ha una grande importanza per me, molto più importante e significativo, il poter passare una giornata con lei, la mia adolescente scatenata.
Sentirla parlare delle sue passioni, delle sue cotte, mi fa sentire complice con lei anche se, ovviamente, siamo a volte su due pianeti differenti.

Mi chiedo a volte se questa gioia nel condividere sia reciproca, lo spero ma non voglio neppure una risposta.

La sento parlare di moda, immersa in quel mondo che detesto e che cerco di combattere ma non con lei.
Cosa devo fare?
Nulla, se non ascoltarla, cercare di far passare un piccolo messaggio ben conscio che io poco posso contro i meccanismi della pubblicità, della Tv, delle mode e di tutta quella marea di futilità da cui gli adolescenti sono sommersi, sempre in età più giovane.

Cosa dovrei fare, proibirle il cellulare?
Demonizzare i vestitini alla moda?
Devo diventare un talebano?

No, posso solo cercare di farle capire di quanto le voglia bene, farle capire che nonostante tutti i miei viaggi, voglio essere al suo fianco, magari non condividendo alcune sue scelte, ma sempre con la mano tesa nel caso un giorno avesse bisogno di un sostegno.

Dovrei darle dei limiti? Usare l’arma del castigo? Non ci credo più, non ci ho mai fondamentalmente creduto.
Credo nell’amore, credo nel cercare di farle capire che le voglio bene e che le migliaia di chilometri che spesso ci separano non vanno assolutamente ad intaccare tutto l’affetto che ho per lei, le sue sorelle, fratelli e nipotini.
Cerco in ogni caso di essere coinvolto nella sua vita e di farle capire che, nonostante tutto, ci sono!

Questo è il messaggio che spero possa venire recepito e se, il nostro vagabondare a seguire i concerti servirà anche a questo... ben vengano tutti i concerti possibili.

E gli Evanescence?
Non il migliore dei nostri concerti, comunque apprezzabile anche se la musica mi é sembrata troppo ripetitiva... e di durata troppo breve per quanto abbiamo pagato.

Grazie Teenie per continuare a trascinare questo “lupo solitario” dalla sua tana per seguirti nel tuo cammino verso la vita.

TVTBXXL


Pace, amore e tanta gioia mia Teenie!

Pianeta Terra, dove tutto è illusione

© – Copyright Claudio Romano

BP: questo testo è stato corretto dal carissimo Beppe!

Tuesday, October 17, 2006

UN FIGLIO DELLA MADONNA

Leggo, con rabbia e orrore, questa notizia apparsa sul sito del Corriere della Sera (www.corriere.it).

LONDRA - Colpo di scena nella vicenda della mancata adozione del bimbo africano da parte di Madonna. Un bodyguard dell'artista sarebbe stato visto salire a bordo di un aereo in Malawi con in braccio il piccolo di 13 mesi che la star ha intenzione di adottare. Il jet con a bordo David è atterrato quindi a Johannesburg, dove il bambino è stato imbarcato su un altro volo diretto a Londra. La legge del Paese vieta l'adozione ai non residenti. Una settimana fa però la corte del Malawi aveva dato il nulla osta per la custodia del bambino alla Ciccone e al marito. L'adozione sarebbe stata ufficializzata entro due anni. La coppia, arrivata in Malawi il 4 ottobre è ripartita venerdì scorso senza il bimbo, che non aveva il passaporto.

LUOGO SEGRETO - Proprio lunedì, una decina di gruppi umanitari del Malawi avrebbero dovuto depositare al tribunale di Lilongwe un'istanza per chiedere la sospensione dell'affidamento. Per questo Madonna e il marito, il regista Guy Ritchie, avevano deciso, prima della decisione di far portar via il bambino, di trasferirlo in un luogo segreto: Madonna aveva paura che David potesse essere sequestrato. Il piccolo sarebbe stato affidato a una balia e ad alcuni collaboratori della popstar. Secondo il sito della Bbc, un funzionario dell'ufficio immigrazione del Paese africano ha detto che il piccolo ha però con se il proprio passaporto. E quindi una sorta di autorizzazione a lasciare il Malawi.

La rabbia mi sale in maniera esponenziale nel pensare a queste pseudo star piene di soldi, viziate, arroganti che pensano di poter fare tutto quello che vogliono. Ora c’è la moda dell’adozione? Seguiamola, ...meglio se un povero bimbo africano.
L’adozione non è possibile?
Chi se ne frega, prendiamo il nostro jet privato e portiamo via la nostra vittima, il bambino.

Che schifo poi magari vanno a fare la bella faccia con il logo dell’Unicef sulle tette.

Tutti gli psicologi dicono che uno dei compiti dei genitori è quello di dare dei limiti ai figli... ma chi si deciderà un giorno a dare dei limiti a questa gente che pensa di potersi comperare tutto!
La legge? La legge esiste solo per chi non può comprarsela.


Ho sempre pensato che per adottare un bimbo necessitassero delle lunghe pratiche burocratiche e l’approvazione dei rispetti governi, ma evidentemente mi sbagliavo, basta un jet privato, un piccolo esercito privato e nessuno scrupolo per prendersi il nuovo giocattolino alla moda delle star, una bambolina semovente, parlante e meglio se di pelle scura.

Povero David mi piange il cuore a pensare che da una vita di miseria sta per passare a una misera vita e che sta per diventare il figlio della Madonna.

PEACE, LOVE & REVOLUTION.

Pianeta Terra, dove tutto è illusione

© – Copyright Claudio Romano

Ps: anche questo pezzo è stato “supervisionato” da quella “superstar” chiamata Beppe.